17 gennaio 2007

Quelli nati negli anni '80?
Lo scopo di questa missiva è quello di rendere giustizia a una generazione, quella di noi nati agli inizi degli anni '80 (anno più, anno meno), quelli che vedono la casa acquistata allora dai nostri genitori valere oggi 20 o 30 volte tanto, e che pagheranno la propria fino ai 50 anni. Noi non abbiamo fatto la Guerra, né abbiamo visto lo sbarco sulla Luna, non abbiamo vissuto gli anni di piombo, né abbiamo votato il referendum per l'aborto e la nostra memoria storica comincia coi Mondiali di Italia '90. Per non aver vissuto direttamente il '68 ci dicono che non abbiamo ideali, mentre ne sappiamo di politica più di quanto credono e più di quanto sapranno mai i nostri fratelli minori e discendenti. Babbo Natale non sempre ci portava ciò che chiedevamo, però ci sentivamo dire, e lo sentiamo ancora, che abbiamo avuto tutto, nonostante quelli che sono venuti dopo di noi sì che hanno avuto tutto, e nessuno glielo dice. Siamo l'ultima generazione che ha imparato a giocare con le biglie, a saltare la corda, a giocare a lupo, a un-due-tre-stella e allo stesso tempo i primi ad aver giocato coi videogiochi, ad essere andati ai parchi di divertimento o aver visto i cartoni animati a colori. Abbiamo indossato pantaloni a campana, a sigaretta, a zampa di elefante e con la cucitura storta; la nostra prima tuta è stata blu con bande bianche sulle maniche e le nostre prime scarpe da ginnastica di marca le abbiamo avute dopo i 10 anni. Andavamo a scuola quando il 1 novembre era il giorno dei Santi e non Halloween, quando ancora si veniva bocciati, siamo stai gli ultimi a fare la Maturità e i pionieri del 3+2... Siamo stati etichettati come Generazione X e abbiamo dovuto sorbirci Sentieri e i Visitors, Twin Peaks e Beverly Hills (ti piacquero allora, vai a rivederli adesso, vedrai che delusione). Abbiamo pianto per Candy-Candy, ci siamo innamorate dei fratelli di Georgie, abbiamo riso con Spank, ballato con Heather Parisi, cantato con Cristina D'Avena e imparato la mitologia greca con Pollon. Siamo una generazione che ha visto Maradona fare campagne contro la droga. Siamo i primi ad essere entrati nel mondo del lavoro come Co.Co.Co. e quelli per cui non gli costa niente licenziarci. Ci ricordano sempre fatti accaduti prima che nascessimo, come se non avessimo vissuto nessun avvenimento storico. Abbiamo imparato che cos'è il terrorismo, abbiamo visto cadere il muro di Berlino, e Clinton avere relazioni improprie con la segretaria nella Stanza Ovale; siamo state le più giovani vittime di Cernobyl; quelli della nostra generazione l'hanno fatta la guerra (Kosovo, Afghanistan, Iraq, ecc.); abbiamo gridato NO NATO, fuori le basi dall'Italia, senza sapere molto bene cosa significasse, per poi capirlo di colpo un 11 di settembre. Abbiamo imparato a programmare un videoregistratore prima di chiunque altro, abbiamo giocato a Pac-Man, odiamo Bill Gates e credevamo che internet sarebbe stato un mondo libero. Siamo la generazione di Bim Bum Bam, di Clementina e il Piccolo Mugnaio Bianco e del Drive-in. Siamo la generazione che andò al cinema a vedere i film di Bud Spencer e Terence Hill. Quelli cresciuti ascoltando gli Europe e Nik Kamen, e gli ultimi a usare dei gettoni del telefono. Ci siamo emozionati con Superman, ET o Alla Ricerca dell'Arca Perduta. Bevevamo il Billy e mangiavamo le Big Bubble, ma neanche le Hubba Bubba erano male; al supermercato le cassiere ci davano le caramelline di zucchero come resto. Siamo la generazione di Crystal Ball ("con Crystal Ball ci puoi giocare..."), delle sorprese del Mulino Bianco, dei mattoncini Lego a forma di mattoncino, dei Puffi, i Volutrons, Magnum P.I., Holly e Benji, Mimì Ayuara, l'Incredibile Hulk, Poochie, Yattaman, Iridella, He-Man, Lamù, Creamy, Kiss Me Licia, i Barbapapà, i Mini-Pony, le Micro-Machine, Big Jim e la casa di Barbie di cartone ma con l'ascensore. La generazione che ancora si chiede se Mila e Shiro alla fine vanno insieme. La generazione che non ricorda l'Italia Mondiale '82, e che ci viene un riso smorzato quando ci vogliono dare a bere che l'Italia di quest'anno è la favorita...L'ultima generazione a vedere il proprio padre caricare il portapacchi della macchina all'inverosimile per andare in vacanza 15 giorni. L'ultima generazione degli spinelli...Guardandoci indietro è difficile credere che siamo ancora vivi: viaggiavamo in macchina senza cinture, senza seggiolini speciali e senza air-bag; facevamo viaggi di 10-12 ore e non soffrivamo di sindrome da classe turistica. Non avevamo porte con protezioni, armadi o flaconi di medicinali con chiusure a prova di bambino. Andavamo in bicicletta senza casco né protezioni per le ginocchia o i gomiti. Le altalene erano di ferro con gli spigoli vivi e il gioco delle penitenze era bestiale. Non c'erano i cellulari. Andavamo a scuola carichi di libri e quaderni, tutti infilati in una cartella che raramente aveva gli spallacci imbottiti, e tanto meno le rotelle!! Mangiavamo dolci e bevevamo bibite, ma non eravamo obesi. Al limite uno era grasso e fine. Ci attaccavamo alla stessa bottiglia per bere e nessuno si è mai infettato. Ci trasmettevamo solo i pidocchi a scuola, cosa che le nostre madri sistemavamo lavandoci la testa con l'aceto. Non avevamo Play Station, Nintendo 64, videogiochi, 99 canali televisivi, dolby-surround, cellulari, computer e Internet, però ce la spassavamo tirandoci gavettoni e rotolandoci per terra tirando su di tutto; bevevamo l'acqua direttamente dalle fontane dei parchi, acqua non imbottigliata, che bevono anche i cani! E le ragazze si intortavano inseguendole per toccar loro il sedere e giocando al gioco della bottiglia o a quello della verità, non in una chat dicendo :) :D :P Abbiamo avuto libertà, fallimenti, successi e responsabilità e abbiamo imparato a crescere con tutto ciò.

Tu sei uno di nostri?

8 commenti:

Sara Ginanneschi ha detto...

Stamattina alle 07 e 45, 5 minuti più 5 minuti meno ho capito che questa giornata sarà mooolto lunga...come tutte le giornate di m. d'altronde!! Bei tempi quando tornavamo a casa a guardare bim bum bam con la speranza che leggessero proprio la tua letterina... mmm...ora che ci penso...quel maledetto di Bonolis non ha mai letto la mia!!! Ma che giornata di m!!! :D
Sto scherzando gran bel resoconto Saba. A parte me e Tommy qualcun altro ricorda il cartone: Il magico mondo di Paul e Nina!!
Buona giornata a tutti!

IL SABA ha detto...

Certo!!
Sono un super esperto di qualsiasi cartone animato!
Mi ricordo Bel Satan, che mi faceva paura... poi c'era quel bastardo di Chinoppi, un funghetto allucinogeno che volava sopra un tronco di albero!!
Che tempi!!

Sara Ginanneschi ha detto...

Chinoppi ecco come si chiamava!! Sei un grande...ma chobin te lo ricordi? Non sono sicura di come si scriveva ma posso cantarti tutta la sigla hihihi!

IL SABA ha detto...

Era una specie di fagiolo con i capelloni vero?
Sinceramente questo è uno dei pochi che non ho visto....
Invece te lo ricordi FANTAZOO??

nicolabaldini ha detto...

vi ricordate quando si giocava apallone dietro a casa di frenzen e il sabato eravamo sempre spodestati dai ragazzi più grandi?
era il main event della settimana.
non c'era un parco libero
dicevamo sempre quando saremo più grandi toccherà a noi..
dove siamo finiti?
davanti alla play station?

IL SABA ha detto...

Gigio te lo appoggio...
Cioè condivido il tuo commento!!
"Non invidio niente alla generazione odierna come credo quella precedente non invidiava niente a noi e come quella attuale non invidierà niente a quelle che verranno......
Pero' credo di aver vissuto anche io un'infanzia e adolescenza invidiabile!
Le giornate intere a giocare a pallone dietro casa di Frenzen (sempre sudato), il mini carioca, le partite interminabili a biglie, la guerra fra le vie (quella del Pieva contro quella di Fabio), il nascondino, i ginocchi sempre sbucciati, le gare in bicicletta (non ne vedo piu' una), i furti delle ciliege e dell'uva (contadino incazzato compreso), e i cartoni animati vecchio stile(Sono laureato)!!
Mi ricordo che la zona intorno al bar, dove sono cresciuto, era pieno di ragazzini che giocavano!
Le sere di estate le vie erano gremite!
Quelle 3 vie che per noi erano tutto Certaldo, oltre queste c'era la metropoli inesplorata... (forse era tutto rapportato alle nostre dimensioni ed età)

Ma dove sono ora questi ragazzi che adesso hanno la nostra stessa età di un tempo?
A cosa giocano?

elenaciampo ha detto...

Ragazzi così mi fate commuovere...

Dina ha detto...
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