06 settembre 2008

Chrome, sorpassa Opera e insidia i grandi "navigatori" del web


Il primo sorpasso in rete Chrome l'ha già fatto. Il nuovo browser di Google, lanciato in versione super-preliminare e provvisoria tre giorni fa, nonostante questo sta conquistando quote di mercato nell'uso quotidiano dei browser da parte degli utenti della rete, secondo le rilevazioni di Stat Counter e di Net Applications. E in soli tre giorni arriva a toccare l'1,57% per poi assestarsi sull'1% oggi, ma comunque in continua crescita. Il primo sorpasso comunque Chrome l'ha già fatto.
Ai danni di Opera Desktop, il browser finlandese reincarnato in versione mobile e molto diffuso sugli smartphone, resisteva ai tre grandi "big" del settore (Internet Explorer, Firefox e Safari) da un decennio e che adesso è già dietro le spalle dell'ultimo, arrivato nonostante sia nato praticamente insieme al Web nel 1995.
La lotta in questa fase è sui piccoli numeri: le frazioni di punto percentuale che Chrome sta strappando sono briciole rispetto ai grandi numeri del dominatore della rete, Internet Explorer di Microsoft. Quest'ultimo è sopra il 72% e cresce ulteriormente di mezzo punto al giorno grazie alla versione preliminare della sua ottava incarnazione, piena di novità per quanto riguarda gli utenti e la gestione della loro privacy.
A perdere un po' di mezzi punti percentuali nel corso dei tre giorni sono stati Safari di Apple per Mac e per Pc (che si è assestato intorno al 6,2%) e soprattutto Firefox, il gioiellino del mondo del codice libero, che ha tirato una brusca frenata nella sua rincorsa a Internet Explorer (dura da anni, con il lancio dell'ultima versione del browser "open" subito prima dell'estate) ed è calato sotto il 19,5%.
Non sono preoccupati quelli della fondazione Mozilla, i creatori di Firefox, perché ritengono che la presenza di un nuovo browser anti-Explorer renda solo più competitivo e quindi migliore il mercato dei navigatori internet. Come ha dichiarato sul suo blog il Ceo di Mozilla, John Lilly: «Sono ottimista per il futuro di Mozilla e del web aperto a tutti», aggiungendo poi che la mossa di Google a suo avviso era "inevitabile".
Ogni giorno i rilevatori di Internet monitorano un elevato numero di computer in rete per vedere verso quali browser è diretto il traffico: le rilevazioni di Stat Counter e di Net Applications riescono ad essere precise al secondo, ma secondo alcuni analisti non offrono in realtà che uno spaccato parziale di Internet. Nessuno conta veramente quali browser usano ad esempio tutti i cinesi. E non si tratta di poca cosa, visto che con 253 milioni di navigatori hanno superato gli Usa (223 milioni) e adesso sono il popolo più numeroso non solo sulla Terra ma anche in rete.




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